# 1 ≡ [F] Draquila - L'Italia che trema
Titolo: DRAQUILA - L'Italia che trema -[i ]data di uscita:[/i] 07-05-2010
Genere: Documentario
Regia : Sabina Guzzanti
Note: Proiezione Speciale Al 63° Festival Di Cannes (2010)
Trama: Documentario-denuncia realizzato da Sabina Guzzanti per fare luce sui retroscena e gli scandali che hanno caratterizzato la discussa ricostruzione della città e della provincia di L'Aquila dopo il devastante terremoto che l'ha colpita nella notte tra il 5 e il 6 Aprile del 2009.
Un po’ di critica: <<L'Aquila è occupata; la cittadinanza ha meno diritti civili per via di una Protezione anch'essa civile; un comitato d'affari di palazzinari ruffiani ha lucrato sul sisma; il governo del Pdl sfoggia un'efficienza penosa; l'opposizione del Pd non c'è. Ecco 'Draquila' di Sabina Guzzanti, documentario di brutte realtà e belle intenzioni, più giornalismo investigativo che estetica cinematografica. Ma dal libro di John Dickie, 'Una calastrofe patriottica', si sa che in Italia l'uso propagandistico dei terremoti risale a quello di Messina e Reggio. E poi saggezza insegna: mai essere dove la terra trema. (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 7 maggio 2010)>> - << Una città fantasma per il fantasma di un regime. Morbido, suadente, non dichiarato, ma regime. È la tesi di Sabina Guzzanti in 'Draquila', film-inchiesta che non fa satira ma guarda, ascolta, interroga e si interroga. Scoprendo che il post-terremoto a L'Aquila, è assai diverso dalla verità ufficiale. (…) Il tutto reso dolorosamente concreto e presente dalle testimonianze vissute dei tanti aquilani che non hanno gridato al Miracolo. Le grandi linee insomma sono in buona parte note. La novità è il surplus di emozioni e informazioni offerto da questa inchiesta alla Michael Moore che demolisce le false certezze a colpi di domande. (...) La Guzzanti ha passato un anno a L'Aquila, girando 700 ore di materiali. Per questo si esce dal film con la testa piena di facce, di storie, di dati. E di dubbi. Da cui sarà difficile liberarsi." (Fabio Ferzetti, 'Messaggero', 7 maggio 2010) >>
[b]TUTTI I GRANDI SONO STATI BAMBINI UNA VOLTA.
(Ma pochi di essi se ne ricordano.)[/b]
[i]Un grande errore: credersi di più di quel che si è e stimarsi di meno di quel che si vale. [Goethe][/i]