Parto da Roma alle 7.00 con destinazione Cassino, dove mi aspettano Benedetto (mio cognato su BMW RT1200 nuova fiammante) ed Armando (V-Strom 650) provenienti da Caserta.
Sembra strano ma pure l'autostrada vuota può essere divertente, quanto meno strana in quanto la avevo sempre fatta in auto e con traffico e soprattutto con il fresco: benedico la felpona che ho messo sotto il giubbotto traforato.
Raggiunti i compagni imbocchiamo la superstrada per Sora e dopo qualche km deviamo per S.Donato Val Comino; dopo un caffè percorriamo il Passo di Forca d'Acero (ingresso al Parco nazionale d'Abruzzo), asfalto buono, qualche bel tornante, boschi che sembra quasi di percorrere un tunnel vegetale.
Sbuchiamo ad Opi e raggiungiamo Villetta Barrea; io qui sono quasi di casa, ma consiglio a chi abbia un poco di tempo di fare una bella passeggiata nella Val Fondillo fino a raggiungere una fonte freschissima, chiamata Acqua Sfranatara, saranno circa due o tre km rigorosamente a piedi.
In alternativa altra passeggiata alla più famosa Camosciara ma qui ci sta molta più gente e si cammina sull'asfalto.
Da Villetta Barrea giriamo a sinistra verso Scanno percorrendo il Passo Godi, sempre buon asfalto, poco traffico e bei panorami.
Finisce il Parco Nazionale d'Abruzzo e si scende a Scanno dove è d'obbligo una sosta ad ammirare il lago e magari a bere qualcosa di fresco, noi quasi marziani tra bagnanti seminudi.
Dopo Scanno si prosegue verso Sulmona percorrendo le Gole del Sagittario, strada strettissima e scavata nella roccia viva: bellissima, peccato che la abbiamo dovuta percorrere tutta dietro un camion della Nettezza Urbana togliendoci ogni piacere di guida.
Da Sulmona si punta verso Pacentro, nota perchè è il paese originario della cantante Madonna, ma a noi non importa un fico secco ed iniziamo la salita verso il passo S.Leonardo.
Strada bellissima, solo che il paesaggio si è fatto brullo senza alberi, di comune accordo preferiamo i verdeggianti paesaggi del Parco.
Ormai è ora di pranzo, il caldo ( 38 gradi al termometro della BMW) si fa sentire e ci fermiamo a rifocillarci al paese di Caramanico Terme.
Dopo un'oretta iniziamo la salita alla Maiella, puntando sul paesino di Roccamorice, dal quale inizia una strada strettissima a doppio senso con tornanti molto molto stretti (occhio se incrociate una macchina, non ci sono neanche i paracarri) che ci porta tra magnifici panorami al Passo Tettone circa 1680 m ( eh si si chiama così
) e da qui al cosiddetto Blockouse a 2150 m dove si può proseguire solo a piedi.
Parcheggiamo e godendoci il fresco ammiriamo il panorama che spazia dall'Adriatico al Gran Sasso al Terminillo.
Tornati al Passo Tettone ci prendiamo un caffè poi riscendiamo da una strada più comoda sul versante opposto più verdeggiante puntando al casello di Alanno/Scafa della Pescara-Roma per il ritorno.
Purtroppo un'indicazione errata di un collega motociclista
ci fa sbagliare strada e così arriviamo fino a Chieti a prendere l'autostrada allungando di buoni 50 km; niente di grave ma ci ha fatto ritardare il ritorno.
All'uscita di Pratola Peligna i miei amici escono per tornare a Caserta via Roccaraso ed io rientro a Roma da solo su una autostrada semideserta; solo no, perchè mi faceva compagnia la mia ombra sull'asfalto.
Son tornato a casa un poco stanco dopo 600 km e tanto divertimento.
Ciao a tutti
Alex
[ Modificato da bikerale 16.08.2008 - 19:09 ]