Ecco un giro soprannominato Wild Boar Day dal suo ideatore matteo, che ringrazio ancora per l'ospitalità.
WILD BOAR DAY - Report Logan.
Terra, ore 6:30 del mattino. A sto giro mi tocca realmente svegliarmi presto cazzo! Vebbeh, saluto Kurt Kobain che mi accordava la Fender e mi preparo. Devo essere alle 8:30 a Melegnano, altrimenti Fausto mi s'incula. Mi dimentico che è venerdì, e la fottuta tangenziale è una mostruosa coda popolata di teste di ... ecccco insomma arrivo a Melegnano con 10 minuti di ritardo ma Fausto è li da poco e mi scanzo la sodomia pubblica.
Partiamo di buona lena verso Bologna, ma ci fermiamo dopo manco 10 km causa impellente richiamo della natura. Appena Fausto finsce di irrorare le piante a bordo strada ripartiamo a cannone! Arriviamo senza intoppi sulla E45 che ci porterà fino a Todi. Usciamo a Bagno di Romagna per fare 4 curve, prendiamo quindi le indicazioni per Bibbiena cui si arriva attraverso il passo di Mandrioli. Ricordavo questo passo come piacevole e sufficentemente storto, e ricordavo bene, Le prime curve mi fanno subito capire che non ce n'è, il B12 soffre le gomme incaciottate e ormai cubiche al posteriore (provate a farvi 650 km di autostrada con le Racetek K2 e poi mi dite). Ci sollazziamo ai raggi di un sole che presto però lascia il posto a qualche nuvola minacciosa, tant'è che a Bibbiena, dove ci fermiamo a mangiare un boccone, farà uno scorscio di pioggia proprio mentre mangiamo, per smettere esattamente quando ripartiamo (questa è classe, mica culo!).
Arriviamo al Valico Dello Spino ma la strada è ancora un pò bagnata e ce la facciamo con calma. Il freddo si fa un pò sentire, e le nuvole non sono ancora sparite, quindi decidiamo di riprendere la marcia. Poi però torna il sole e in neanche 5 minuti è tutto di nuovo caldo e asciutto, e ci siamo potuti togliere qualche soddisfazione scendendo. Arriviamo nuovamente alla E45 e poi fino a Todi senza intoppi.
Chiamiamo Mettiu, che ci raggiunge a bordo della sua tamarrissima triple smarmittata, col caschetto jet a fiori che a stento si reprime un conato. Trasbordiamo fausto al Residence dove dividerà la camera con 4 tedesche allupate convinte di essere incappate bene visto che lo scambiano per il sig. "Amadori" senza capire l'allusione al cibo...
Doccia rigenerante e andiamo a mangiare. Ovviamente si prospetta cinghiale, che mangeremo con delle pappardelle, dopo antipasti di affettati, bruschette tipiche e formaggi, il tutto annaffiato da una bottiglia di rosso. Che abbuffata. Andiamo a farci 4 passi in piazza per esorcizzare il cinghiale a suon di rutti, e un amaro accompagnato da un mood's direi che è la morte sua.
Ritorniamo a casa per la nanna. Il cinghiale fa strani effetti a tutti credo, immagino che i sismografi se ne siano accorti.
Ok, sabato mattina. Qualche nuvola ancora resiste ma le previsioni dicono bello (modestamente) e quindi ci prepariamo per un giro che ci porterà nei monti sibillini.
Partiamo da Todi, ma lascio la descrizione delle strade più scassapalle a Mettiu (tiè).
Qualche panorama:
Arriviamo a Norcia dove facciamo scorta di affettati.
Il porco vicino ai cinghiali
Lungo la strada che porta alla Forca di Santa Croce ci incontriamo con Erregi (roberto) vfr dotato e siamo al completo.
Ci fermiamo al rifugio prima di Castelluccio perchè incrociamo un gruppo di cavalli in pascolo che merita una sosta.
i luoghi:
La fauna:
Fauna con prole
fauna che non dovrebbe esistere :mrgreen:
Una moderna armata Brancaleone. Arriviamo sul Pian Grande tra raggi di sole e nuvole minacciose, scattiamo una miriade di foto.
La piana di castelluccio:
Il piano non è fiorito del tutto, ma qualche timido prato già ci fa vedere quello di cui un posto tanto affascinante è capace colorando di giallo il territorio pianeggiante.
Non resistiamo e ci diamo al bracconaggio fotografico
Arriviamo a Castelluccio giusto in tempo perchè iniziasse a piovere. Vaffanculo. Ci mangiamo i nostri panozzi coi salumi acquistati direttamente a Norcia per l'occasione e aspettiamo che smetta. Non che diluvi, però rompe le balle di sicuro. Nell'attesa ci infiliamo in un...non so cos'è. Un bar? no. Un ristorante? Nemmeno. Insomma in un postribolo dove però ci servono degli ottimi dolci alla ricotta fresca e vino di visciole. Si, facciamo schifo. Ovviamente appena mettiamo le incerate smette di piovere, e allora la strada che porta a Visso si asciuga permettendoci di fare un considerevole numero di minchiate per felicità della municipale sperando che molti degli autovelox della zona fossero rotti, in ferie o altro. La strada meriterebbe veramente una moto da pista con gomme slick.
Per il rientro decidiamo di passare per Piediluco sotto consiglio di Erregi, dove facciamo pausa sbracati nei pressi del lago a sorseggiare bevande fresche e inaspettatamente analcoliche.
Salutiamo Roberto che si avvia verso Pescara e proseguiamo verso Terni.
Ritorniamo a Todi che abbiamo fatto poco meno di 300 km, ma ci sembrano molti di più.
Domenica mattina giro di rientro. Matteo ci accompagna fino a Orvieto. Infatti ho insistito per fare la Todi-Orvieto che a detta di molti merita di essere fatta e rifatta. Nuvole neanche l'ombra, temperature in aumenti, vento da sud e serbatoio pieno. Che spettacolo la Todi-Orvieto. La prima parte con asfalto bocciardato e sporco un pò ovunque, che invita alla calma e permette di godersi dei panorami meravigliosi fino a Colonnetta di Prodo. Da qui in poi invece la strada diventa un tavola da biliardo con curve in contropendenza e tratti aperti che invitano al teppismo. Non ci facciamo pregare, e mi viene seriamente la voglia di risalire e scendere come un idiota per tutta la mattina. A Orvieto ci separiamo da Mettiu che rientra a Todi. Io e Fausto invece prendiamo per Arezzo prendendo la SS71, un'altra pist...hem stradina simpatica e panoramica al punto giusto...
Appena partiti ci fermano due simpatiche ragazze della protezione civile perchè, alle 12:30 sotto il sole cocente sta passando la processione :shock:
Purtroppo ecco l'imprevisto. Mentre transitavo a velocità moderata su tale stradina, un passerotto si fionda a centro strada. Scarto per scansarlo ma non c'è verso, lo centro col paramotore e lo vedo fermo a terra, in una posizione che può essere pericolosa visto il numero di motociclisti che transitavano sverniciandoci in allegria a velocità smodata.
Ritorno indietro e lo tolgo dalla strada. E' immobile ma vivo, piccolo momento di umana commozione
ma senza lieto fine, il poveretto morirà tra le mie mani mentre tento di metterlo al riparo sul ciglio della strada. Vebbeh, gli faccio il mio piccolo funerale e ripartiamo per Arezzo, ci sono rimasto una merda. Arriviamo a Ficulle, e poi a Città della Pieve dove poco dopo finiscono le giostre e ci sorbiamo la SS71 sunga dritta e noiosa che ci porterà all'imbocco pallostradale. Ci fermiamo a mangiare qualcosina di leggero...Pici al Fumo per me e Tagliatelle al sugo di un'altro povero animaletto per Fausto... :mrgreen:
Da qui in poi purtroppo pallostrada fino a Milano.
Ringrazio Matteo per l'ospitalità e per la guida per i meravigliosi panorami che l'Umbria sa offrire, Fausto per la compagnia durante il viaggio e per gli innumerevoli aneddoti raccontati nelle pause, Erregi per non aver vomitato subito dopo averci visti in faccia ma aver aspettato di essere almeno lontano dalla vista...e ovviamente per la compagnia e i km fatti insieme.
Grazie anche alla mia motona che mi fa divertire
mentre per chi ha paccato...
siete solo delle:
merdacce... :mrgreen:
Logan
[ Modificato da logan411 28.05.2010 - 15:17 ]
32: ospiti
Giro in Umbria, monti sibillini, Todi e Orvieto
