Da
Miki il 26/1/2008 18:51:35 ( letture 2179 )
Poesia bandita
Non è vero che siamo solo dei motociclisti brutti, rombanti e cattivi!
Nei nostri cuori albergano animi romantici e poetici,
che vibrano leggendo le gesta dei nostri eroi...
Fango e tecnologia
Un giorno un gran collione d‘alto rango
Sguazzava sul tratToro, in mezzo al fango.
Sul prato, un po’ spostati, ma basiti
Guardavan che accadeva, tre banditi.
Tentavan di capire, quali tresche
Riguardassero le moto, ma tedesche
Discutevano se proprio poi servisse
Montare sul tratToro l’abiesse.
Su un Guzzi parcheggiato, tale Mina
Pensava, meglio un bocs; o un’officina?
Che burla, che sollazzo sopraffino
montare quel congegno, ma al Bovino.
Ridevano frattanto gli altri utenti,
del fare lo scherzone ormai convinti.
Ridevano, tenendo basso l’audio
Guardando l’operato di zio Klaudio.
Il meccanico bandito tra le serre
Montava l’abiesse sul di erre.
Uscendo tentennando via dal fango
Il Toro procedeva borbottando.
Possibile, sia solo una idea mia
Di non volere la tecnologia?
Montando sulla moto – ma da enduro –
Sgommava, sfrizionando, a muso duro.
Ragazzi, casomai che stiate in pena…
Pinzando sul davanti, il Toro frena.
Sculetta il posteriore, fuori asse
Ma non entra in funzione, l’abiesse.
Scivola per terra, e senza danni
pronto poi esclama, tra gli affanni:
Chi mi ha sabotato la frenata,
montando lì davanti sta cagata?
E il Mina, sorridendo un po’ sornione
Apostrofa, beffardo, il sior collione:
Vai, non ti fermar, ma guarda e passa
Che tanto è sempre colpa del Ganassa!
Miki