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Bandit Report : un ultimo viaggio dolomitico
Da nathannever il 20/8/2009 18:59:13 ( letture 2066 )
Bandit Report

un ultimo viaggio dolomitico

temo che quello che sto per raccontarvi, per un po' sarà l'ultimo "viaggio" in moto degno di tal nome.
ormai, da quando sono diventato papà, le giornate libere scarseggiano, e quando ho un po' di tempo preferisco dedicarlo alla mountain-bike, che comunque mi ha fatto scoprire, oltre ad uno sport, anche un tipo di "turismo" faticoso ma appagante.
quest'anno pensavo che il mio b6 manco l'avrei assicurato, per il tragitto casa-lavoro c'ho la mitica xt.
poi, a giugno, un amico fazerista mi ha rotto le scatole per fare una mezza giornata a varano, quindi ho passato l'assicurazione sul b6, che non sarà una moto soprtiva, ma per la pista è comunque meglio dell'xt! dopo di che sono tornato all'uso casa-lavoro.
infine, la settimana scorsa, le ferie a casa, e avendo disponibile la moto da strada... perchè non organizzare una giornata dolomitica?

telefono all'amico Edo (gsx750), che è in montagna sui lessini con la famiglia, ma con moto al seguito: rischia il divorzio ma c'è!
martedi mattina pago anticipatamente la giornata di libertà portando la moglie all'ikea. il pomeriggio stesso monto i nuovi acquisti: ho la schiena a pezzi, ma mi sono liberato in giornata.
arriva mercoledì: si parte! in barba alle gufate, di mia moglie, che mi faceva notare che quest'anno in moto sono poco allenato, e di un amico ciclista, che mi aveva invitato per una sgambata, e quando ho declinato dicendo che sarei andato a girare in moto mi ha risposto: "non vi ammazzate!".
il ritrovo con Edo è all'autogrill dopo il raccordo dell'a4. colazione frugale e parto da casa verso le 7. faccio il pieno e comincio il rito della vestizione.
entro in a22 al casello reggiolo rolo, e qui cominciano le prime emozioni: l'autostrada è veramente pallosa, ma proprio per questo ti dà tanto tempo per pensare.
la prima cosa è sempre una preghiera per mio cugino Claudio, grande motociclista, con cui purtroppo non ho mai avuto occasione di condividere questa passione.
poi mi faccio dei viaggi, canticchio, auguro malanni vari ad automobilisti, camionisti e camperisti (che in questo periodo imperversano). il mal di schiena si fa sentire, ma niente di insopportabile. arrivo all'autogrill prima del previsto, e devo aspettare mezz'ora.
arriva Edo, entra per prendere un caffè, ma c'è casino: ripartiamo immediatamente. usciamo dall'autostrada a s.michele, poi si comincia a guidare un po': su per la strada del vino, che dopo caldaro diventa un po' troppo trafficata.
arriviamo a bolzano, e qui il traffico è anche peggio. una pausa per controllare la cartina e la prima telefonata a casa, poi si riparte. puntiamo verso l'alpe di siusi, poi saliamo verso il passo nigra. fa freschino, la strada è bella, l'asfalto no: si va abbastanza tranquilli.
i panorami sono notevoli: la giornata è serena con qualche nuvola che rende il cielo più bello ancora. ogni tanto accosto, senza manco spegnere il motore, su la visiera, estraggo la mia fida canon e scatto: ah, che bella la moto!
giunti sul passo, la vista del catinaccio da una parte e del latemar dall'altra: spettacolo! altre foto, a via verso il passo costalunga.
il fondo stradale migliora, e comincia a esserci anche un po' più caldino: alzo un po' il ritmo, forse troppo! supero un'auto in una S, ma entro troppo stretto per chiudere verso sinistra: dovrei pelare il freno e piegare di più, ma all'esterno c'è una piazzola di sosta ghiaiata... la mia crescente passione fuoristradistica ha la meglio: drizzo la moto e punto la ghiaia, frenando col posteriore.
mi fermo alla fine dello spiazzo aspettando Edo: lui "altre foto?", io rido come un deficiente "no, no! ho clamorosamente scazzato la curva!"
ripartiamo verso la val di fassa/fiemme, trafficata come al solito, e cominciamo a salire verso il passo s.pellegrino, che col nigra era uno dei pochi che mi mancavano in quella zona. in effeti come strada non è un granchè, migliora sull'altro versante, che è un po' tornantoso. da cencenighe puntiamo a nord, verso alleghe: pausa pranzo.
l'idea era di prendere un paio di panini in un negozietto e mangiare in riva al lago, ma arriviamo con 5 minuti di ritardo: alle 12.30 i negozi chiudono! quindi si pranza in un bar. fa caldo! consegno la felpa a Edo (sul cui bauletto si può sempre contare, meglio delle mutande di Eta-Beta), di pomeriggio si avanza.
ritelefono a casa, ordiniamo un paio di panozzi "tirolesi" (speck lui, wurstel io), poi fetta di strudel, caffè, wc, foto varie e via (dopo una pausa benza) verso il fedaia. sui tornanti guido da culo! sarà che salendo ricomincia a fare freschino (ad alleghe c'era molto più caldo!), sarà che la strada, pur bella, mi sembra un po' sporca (è più che altro una sensazione visiva, ma mi frena un po'), sarà che ero abituato a guidare con un'assetto un po' diverso (giusto pochi giorni fa ho smontato il manubrio a piega bassa e gli arretratori pedane per tornare ad una impostazione più turistica), sarà soprattutto che non sono un manico, e allora fanculo! prendiamola dolce!
il fedaia è stupendo: il colore intenso del lago, la vista sul ghiacciaio della marmolada (quel che ne resta), l'aria frizzante, la maestosa diga (, viva la).
altre foto, con annesso crash-test per la canon: superato! Edo acquista una maglietta-souvenir x rabbonire sua moglie, io mi faccio contagiare e compro una maglietta x la mia bimba.
ci avviamo sulla strada del ritorno: ripercorriamo la val di fassa/fiemme (x fortuna ora c'è una strada che aggira moena, una volta attraversarla era una tragedia!). arriviamo a cavalese e prendiamo per la val di cembra: strada misto-veloce (a parte qualche strettoia), sempre poco trafficata.
x quanto guidi tranquillo, non vedo più Edo negli specchietti: di solito quando rallenta così tanto ha sonno! mi faccio raggiungere e propongo una pausa caffè: ci fermiamo a cembra in un bar ove MinaVagante e Gunny sembrerebbero dei ragazzini, tanto è alta l'età madia, e ripartiamo.
ormai siamo giù. Edo pensa di rientrare in lessinia senza fare autostrada. Facciamo un po' di statale del brennero: lavis, trento, rovereto...
all'altezza di ala-avio ci fermiamo, recupero la mia felpa e la maglietta dal suo bauletto, e ci salutiamo. alla prossima (chissà quando, chissà se...)!
mando un sms alla moglie con l'ora di previsto rientro, metto i tappi alle orecchie e un chewing-gum in bocca e mi fiondo in autostrada.
la schiena va meglio che alla mattina (forse perchè alla mattina sono sempre un po' più contratto), il viaggio di ritorno è, come l'andata, un susseguirsi di pensieri. era quasi un anno che non mi facevo una bella giornata di moto, e non so se e quando ce ne sarà un a prossima. rientro poco dopo le 19, 12 ore esatte e 619km dopo la partenza.
è stato bello! e che gran moto, il bandit! abbiamo fatto più di 50mila km assieme, ma temo che a fine stagione me ne separerò: avere 2 moto e farci 1000 km l'anno non è un gran investimento.
poi, forse, quando mia figlia sarà un po' più grandicella, mi tornerà la voglia di viaggiare in moto.
e mi tornerà la voglia di bandit.
buon mototurismo a tutti!


verso il passo nigra


valle di tires


latemar


catinaccio


alleghe


lago di alleghe (con "bellezze" locali :-D )



lago fedaia


marmolada
 

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