the smart side of the road


Il Bandit raduno secondo me.
Argomento: Bandit Report Data: 8/6/2003

Sabato 31
Le 4.30 del mattino; ho gia' perso il sonno, sara' l'effetto dell'imminente partenza per ussita; passo due ore a pensare a tutto e a niente, fino al fatidico momento : la partenza.

Infatti alle ore 7.00 si parte in vista dell'area di servizio Arda, poco dopo Fiorenzuola; li l'incontro con il gruppo milanese (Mina, Marco, MaxBG, Igiulin, Black e gli altri), qui mi aggrego al "mucchio selvaggio" (e non di selvaggi) formatosi a milano; pausa per benzina e via, alla volta del secondo stop, a Sillaro, dove si aggiungono Edobandit, Lara e gli altri bolognesi, e li vediamo cosa vuole dire per gli italiani la "partenza intelligente", visto il traffico che abbiamo trovato scendendo, traffico che ci ha costretto a svariate acrobazie autostradistiche per evitare di fondere il motore e la nostra pelle dentro alle giubbe a causa delle colonne ferme di veicoli. Fortunatamente il traffico passata bologna si ridimensiona e si puo' tenere un ritmo piu' allegro, come il buon Mina ci sprona a fare. All'arrivo all'ads Esino possiamo finalmente dare da bere ai bandit e lasciare riposare i motori, soprattutto quelli delle "zanzare" (i 400) che per tenere una velocita' accettabile, sono costretti a girare alti. Intanto ci rifocilliamo e riposiamo un poco, il tempo di semidigerire quanto ingoiato e poi via, verso civitanova marche, dove ci attende una bella notizia : a ussita piove, ma noi non ci facciamo impressionare da quattro gocce d'acqua e sotto la quida di max70 ci dirigiamo verso la meta, l'abergo domus laetitiae dove veniamo accolti da tutti i banditi precedentemente arrivati; molti di loro non li conosco personalmente pero' e' come se ci conoscessimo da sempre, si fraternizza subito, come fossimo stati amici e conoscenti da sempre.
Il tempo di prendere la chiave della camera e salire a darci una rinfrescata e una sistemata, tornati in salone vediamo che qualcuno, alla faccia del tempo si fa un giro sotto l'acqua per i dintorni di ussita, io che mi sono fatto bastare i 580 chilometri preferisco declinare rispettosamente l'invito di un giro sotto la pioggia (non ho neppure l'antiacqua) e mi sono soffermato a ammirare la distesa di bandit nel piazzale dell'albergo insieme a chi come me ha preferito non partecipare al giro pomeridiano.
La sera all'ora di cena consegna delle magliette e delle etichette identificative (buona, anzi ottima idea per farci rimanere impresso il nick di quelli che incontri, visto che pochi banditi, come me, hanno la propria foto nell'avatar), quindi a cena e poi a cazzeggiare al chiaro di luna. Io e zavorrina preferiamo andare a schiacciare un pisolino (sperando di non fargli male) per essere freschi per il giorno dopo.

Domenica 1
Mattinata frizzante, cielo sgombro; approfittiamo dell'attesa dell'inizio della colazione per mettere in moto i banditi e spostarli al sole, in modo da farli asciugare un po'. dopo la colazione prima performance della giornata : la B realizzata parcheggiando ad hoc le moto sul piazzale, precipitandoci poi sul tetto del domus a immortalare l'avvenimento. smontata la B per me e' il momento di liberare la stanza e riconsegnare le chiavi; aggancio i bagagli alla moto (il ben noto "container") e ci prepariamo per la partenza verso la piana di castelluccio, dove abbiamo l'incontro con gli altri banditi in arrivo il mattino. Tutti presenti si parte per il giro del mattino, con prima meta a Norcia, dove sfruttiamo una strada chiusa dal comune per un funerale che si svolgera' nel pomeriggio, strada che grazie all'ottimo lavoro degli organizzatori possiamo utilizzare per parcheggiare i bandit col permesso del comune. Bel colpo !! Durante il giro l'osservazione del panorama e il lungo serpentone di moto vengono turbati dalla mia paura nelle curve (visto che il 25 di aprile ho assaggiato l'asfalto a causa di una curva molto sporca); fortunatamente non accade nulla e tutto procede nel migliore dei modi. Da Norcia si riparte per il Rifugio Perugia, dove ci attendono due rappresentanti della Suzuki Italia e la pioggia, infatti arriviamo su belli fradici (almeno coloro che non avevano o non indossavano l'antipioggia). Dopo il pranzo un altro regalo : la notizia del suzuki day di adria e le polo targate suzuki bandit, molto belle anche se un po' larghe.
Tra una foto e una portata arrivano le 16.30 :purtroppo e' ora di partire. Saluto tutti e mi avvio in compagnia di due banditi toscani (non ricordo i nick, chi mi aiuta ?) con i quali percorriamo la strada del ritorno passando per colfiorito e foligno, arrivando alla superstrada a perugia, superstrada che abbandono ad arezzo quando, da solo, imbocco la a1 in direzione firenze. visto il tempo che mi servirebbe per arrivare a casa (ipoteticamente l'arrivo sarebbe all'incirca verso l'una di notte) decidiamo per la sosta a chiavari, a casa della nonna di barbara, arrivando a suon di pieni nella moto e caffe e panini per noi. Arrivato a casa dopo una rapida colazione notturna mi corico fra i ricordi delle due bellissime giornate passate insieme a coloro che gia' conoscevo e a coloro che in questa occasione ho conosciuto per la prima volta, ma che mi e' sembrato di conoscere da sempre.

Lunedi 2
Sveglia presto, colazione e ultimo tratto in moto, con la malinconia dei due giorni passati nelle marche; ultima soddisfazione bruciare in autostrada un gamma 250 (incredibile come questa zanzarina piu' chilometri macina, meglio funziona). Arrivato a casa guardo il contachilometri : 1265, una libidine !!
Ragazzi, un grazie alla suzuki, che ha fabbricato queste meravigliose moto che con orgoglio cavalchiamo, un grazie agli organizzatori del raduno, che non hanno lasciato niente al caso, un grazie al tempo, che ci ha rinfrescato le idee con dei fantastici acquazzoni temporaleschi, e ultimi ma non meno importanti, un GRAZIE a tutti i banditi che hanno partecipato al raduno, rendendolo un grande, grande meeting !!!

Capitano Nemo, che ha scritto il report con una settimana di ritardo


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