Prova Bandit 1250
Argomento: Prove su strada Data: 26/1/2008
Riprendo la parte I della mia prova del B1250 pubblicata in manetta e aggiungo la parte II. Ho ricevuto parecchi riscontri da Banditi iscritti e non e anch'io guando ero indecisa sull'acquisto ho girovagato per internet alla ricerca di un report che non fosse la solita rivista.
PROVA BANDIT 1250 (Parte I) Sabato 05/05/2007 Mi hanno consegnato il Bandit 1250 nuovo fiammante. Devo dirvi che avevo paura quando sono andato a ritirarla perchè sapevo che 20/25 anni fa a quelle cilindrate corrispondevano moto pachidermi, molto pesanti e poco agili e temevo dando via la mia Kawasaki ZR750S di essermi proprio cacciata nei casini. Poi, ho inserito e girato la chiave, tirato la frizione (altrimenti non si accende), premuto il pulsantino. Un rumore, nel complesso attutito ma con una tonalità potente e vibrante allo scarico, mi ha investita. Ho inserito la prima marcia e... Dopo pochi metri vi giuro volevo scendere e controllare che non mi avessero venduto per sbaglio il 650. Penso che se esiste il colpo di fulmine, beh in quella giornata uggiosa il sole si è oscurato, una nuvola nera all'orizzonte minacciosa, un lampo, io e il Bandit siamo diventati una cosa sola. Ragazzi, banditi, fuorilegge di tutte le latitudini, non è una moto è una bicicletta. Premi da una parte, ma che dico, inclini leggermente e la moto scende in piega immediatamente (anche troppo). Mi viene un sospetto. Ma con che razza di camion, motocarro andavo in giro prima? Come è possibile che ciclisticamente sembra una facilissima naked 600? Bandite, non abbiate paura, osate e prendetevela perchè è dolce, leggera ed estremamente emozionante. Da ferma è pesante perchè pesa 226 Kg ma da ferma si sente anche una di 180; poi sei su un tappeto volante. Ma non come dicono le riviste "appena preso un po' di velocità...", noooo, appena stacchi la frizione della prima marcia!!!! E poi nei curvoni veloci: su una monorotaia!!! Tu scegli lo spicchio di curva entro il quale deve compiere il raggio di curva e lei si mette lì ferma, immobile, impassibile, niente ondeggiamenti.
Motore: coppia da pelle d'oca. Sembra elettrico. L'acceleratore ha poco gioco, quindi tu ruoti per sbaglio in maniera infinitesimale la manopola e tric è come se dessero corrente proprio ad un motore di questo tipo.
Il cambio ha rapporti molto ravvicinati tra di loro ma contemporaneamente ben spaziati e precisi. Unica pecca che ho rilevato è una runorosità ("stonk") nel passare dalla 2^ alla 3^, le altre marce invece sono silenziose sia in aumento che in scalata. Personalmente non ho l'orecchio di Valentino, e sinceramente se guardo i paesaggi che scorrono davanti a me mi posso pure distrarre un attimino, quindi avrei gradito nel tachimetro l'indicazione della marcia inserita.
Freni: mi è sembrato deboluccio quello posteriore ma ad una frenata brusca è intervenuto l'ABS e la moto si è fermata senza scodare di 1 cm. L'anteriore frena, frena forte e si ha la sensazione che sia sempre molto potente e sicuro.
Sella un po' duretta ma sarebbe fantastico un aftermarket per potersi sbizzarrire come con le Harley.
Una cosa tra il serio e il semiserio concedetemela riguardo l'estetica: per le norme Euro 3 il terminale di scarico è un enorme bazzuka cazzuto... che i banditi penso ameranno sicuramente mostrare in tutta la sua ehm... "potenza". Però, e questa volta mi rivolgo alle bandite: volete mettere parcheggiare davanti ad un qualsiasi bar quell'affare con l'aria di sfida?
PROVA BANDIT 1250 (Parte II) 20/05/2007 ore 9.00 Motore acceso in cortile, tutta indossata, sto infilando casco e guanti destinazione "la toccata dei 4 laghi": Trento - Lago di Garda - Lado di Ledro - Lago d'Idro - giro completo Lago d'Iseo e ritorno veloce per Brescia-Peschiera-Affi-Ala-Rovereto-Trento (400 Km circa) Non volevo fare troppi passi in salita (la moto ha percorso solo 600 Km), nemmeno percorrere strade troppo trafficate ma testare su un bel misto il mio nuovo acquisto che mi ha fatto guadagnare i gradi di bandita. Una meta che non faccio da qualche tempo inoltre cascate e laghi mi hanno sempre molto emozionata. Percorro in relax i primi 40 Km fino ad Arco notando uno spaventoso traffico in senso contrario. Domenica bestiale di macchine e motociclisti impazziti questo torrido 20 maggio, sarà il caldo estivo ma sembrano tutti presi da un desiderio irrefrenabile di movimento... Contentissima dunque di non arrivare sulla trafficatissima Gardesana ma svicolare a ovest verso la montagna per arrivare dopo 10 Km al lago di Ledro. Da questo punto e precisamente sul litorale del piccolo specchio d'acqua ho incominciato a saggiare la stabiltà sorprendente del B1250. Confermo che quando imposti la curva, la moto va giù facilmente e niente concorre a scomporre l'impostazione voluta. Sarà anche per il 180/55 ma è lì rigida che percorre il raggio di curva come su una monorotaia con la sensazione di avere un sicuro appoggio anche nella piega più forzata. Sullo sconnesso non è un enduro stradale ma assorbe con silenziosità le asperità dell'asfalto e per adesso trovo sospensioni e loro taratura azzeccate e proporzionate al mezzo. Se calcolo male la curva o meglio se dò gas in anticipo tende ad allargare la curva (probabilmente per il peso), ma il freno posteriore, che ho trovato deboluccio, è diventato in questi casi un prezioso alleato permettendomi di correggere in maniera molto dolce ed efficace la traiettoria voluta. La moto è pesante da fermo è stato detto in tutte le salse e io rispondo: chi se ne frega!!!. Ciclisticamente parlando è una bicicletta e personalmente la trovo una moto facile e divertente soprattutto nel misto anche stretto. Ecco perchè Suzuki non si è minimamente preoccupata di abbassare il peso rispetto al modello precedente, anzi l'ha aumentato, era sicura del risultato finale veramente ineccepibile. Finanze permettendo la consiglio vivamente a chi avuto almeno una Moto nella vita (vale anche per le bandite). Nella discesa al Lago d'Idro con tornanti molto stetti e parecchio dislivello ho pinzato molto decisa e vi confermo che il freno anteriore è proprio una bestia. Situazione: 100 Km/h tra un tornante e l'altro in forte pendenza frenata decisa con anteriore, scalata 4-3-2, mollo il freno, inizio tornante e poi qualche volta pif pif un colpetto con il freno posteriore per correggere e pronti via in accelerazione. Un giocattolo dal comportamento sincero, niente scompensi, niente vibrazioni. Ripeto, scompaiono improvvisamente 150 Kg appena si stacca la frizione in partenza...
Dopo il lago d'Idro inizia l'ascesa al vallico che porta al lago d'Iseo e che ci regala una vista mozzafiato nel tratto dove si discende verso il paese omonimo. Su questo tratto ho potuto saggiare il tiro del motore potendo spingermi finalmente fino a quota 6000 giri. Mi sono anche riletta quello che ho scritto nella prima prova e devo dirvi che ho veramete esagerato...... ma PER DIFETTO!!!. Innanzitutto è un motore elettrico che non ha on/off nei tornanti. Cioè tu stacchi il gas e la moto non si scompone rinculando per la decelerazione, ruoti nuovamente e il motore attacca dolcemente senza nemmeno un impercettibile strappo. Veramente una gran bella caratteristica per viaggiare turisticamente, godersi i panorami senza impegnarsi nella guida. La coppia di cui disponi ai bassi ti permette di viaggiare caricato con passeggero e bagagli disponendo di forza necessaria per aumentare la velocità in una frazione di secondo, senza scalare marcia e con un consumo intorno ai 20 Km al litro. Bisogna ammettere che l'iniezione vale, come si dice, il prezzo del biglietto, hai una moto per viaggiare comoda senza sussulti. Quando freni deceleri progressivamente, vuoi accelerare anche bruscamente? Fallo tranquillamente, la moto rimane piatta come al minimo.
Descritta così sembra una moto da impiegato, uno scooterone senza anima però attenzione, usata in determinate circostanze ti fa raggelare il sangue nelle vene. Con il cupolino si percepisce fino ad un certo punto l'inerzia dell'aria, la regolarità del motore e l'assenza di vibrazioni non ti fa avvertire il pericolo della velocità raggiunta in brevissimo tempo. Dopo un tornante ruoto l'acceleratore e decido di lasciarla andare..... Vai piccola e fammi vedere cosa sai fare. Dopo i 3500 il suono è fffffffssssssssssszzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz, una spinta silenziosa, continua, costante, inesorabile... ti attacchi al manubrio perchè hai la sensazione che vuole scapparti via poi, occhiatina al tachimetro.... caz... 140 Km (stradina di montagna).... uno con la macchina frena davanti e vuole svoltare..... porca.... il cuore in gola... riesco a decelerare... scampato pericolo. Banditi, il motore spinge veramente come un disperato dopo i 3500, come quando un aereo sta iniziando la fase di accellerazione a terra prima del decollo. Avete presente? Non avverti strappi, non senti urli e calci nel sedere improvvisi come su certe moto sportive, ma una forza costante prolungata nel tempo che ti vuole sfuggire dalle braccia per prendere il volo. Questo è quello che sa fare in sesta marcia: a 3000 fa 92 Km/h a 4000 fa 120 Km/h a 4500 fa 140 Km/h a 5000 fa 154 Km/h a 6000 fa 175 Km/h dopo i 6000.... boh!?! Il motore eroga 96 cavalli che oggi non sono certo un valore stratosferico, lo dicono tutti, lo dicono le riviste, lo dice anche il nostro forum di banditi, ma quando penso alla sua forza dopo i 3500 allora lo sguardo fissa lontano un punto all'orizzonte, un lampo negli occhi, un piccolo diabolico sorriso compare in volto, la consapevolezza che ho trovato un cavallo di razza unico, originale, inimmaginabile....le menate motociclistiche di certi centauri italiani e le loro riviste "specializzate" mi scivolano addosso...... il cuore si riempie di gioia... sono davvero appagata.
Questo articolo è pubblicato su Bandit.it - Suzuki Bandit GSF: the smart side of the road
http://www.bandit.it/public
L'indirizzo URL di questo articolo è: http://www.bandit.it/public/modules/news/article.php?storyid=298
|
|