Itinerario per Norcia
Argomento: Itinerari Data: 20/3/2003
Come promesso, ecco il primo degli itinerari da me conosciuti per andare al raduno nazionale. Il tutto senza presunzione alcuna Specifico che conosco le zone come turista, quindi gli eventuali residenti potrebbero trovare lacune o imprecisioni. Eventualmente me ne scuso in anteprima.
1^ Proposta: Valnerina – s.s. 209. Direzione in uscita da Terni.
La strada è…..MERAVIGLIOSA.
Si esce da Terni in direzione Visso – Norcia. Si passa avanti alle cascate delle Marmore, e da lì in poi è tutto un crescendo. Le cascate per chi non le conoscesse valgono la fermata.
L’asfalto è ottimo, mai brecciolino, talvolta può essere umido nei tratti in ombra. Considerate che stiamo attraversando una valle scavata da un fiume, il fiume Nera. La valle è lunghissima. Da Terni ci vuole più di un’ora per uscirne. I rettilinei sono molto lunghi, così da scaricare tutta la cavalleria. Le curve ampie ma coperte. In questa direzione quando vedrete curve a sx pensate che sono tutte a gomito, così già sapete come affrontarle. La strada è piena di motociclisti con le sportive.
NON TAGLIATE LE CURVE. E’ anche pieno di Camper che per farne alcune sono costretti ad entrare un po’ larghi nella corsia contraria. ATTENZIONE.
Tantissime le entrate di strade laterali per scendere al fiume. Si vedono sempre sul ciglio, quindi è difficile restare sprovvisti. Considerate che è pieno di pescatori e di gente che va a fare rafting lungo il fiume.
A causa dei soliti cretini la statale è pattugliatissima e controllatissima.
Recentemente posti di blocco con auto di traverso.
GIUSTAMENTE SONO INCAZZATI NERI. La gente corre anche nei centri abitati. Almeno lì rispettate i limiti.
Considerate anche che se vedono il filotto di moto state tranquilli che vi fermano e vi controllano uno per uno, quanto tempo ci vuole ci vuole. E se vedete altre moto ferme non pensate che non vi fermeranno. Anzi, magari vi fanno mettere in coda tanto da togliere guanti e casco. Occhio allo scarico che lo controllano sempre (SEMPRE). Anche se andate a 70kmh. E siete in gruppo rischiate che vi fermano per questa ultima verifica.
Per cui non ingarellatevi, ma se siete in solitaria divertitevi pure, con una nuda vi lasciano passare, tanto arriva qualcuno coi gsx R6 e cbr che attira di più l’attenzione.
Ovviamente autovelox in entrata e poco dopo usciti dai paesi. In un paio di punti almeno.
Quindi occhio.
Dopo Borgo Cerreto e Cerreto di Spoleto, arriverete ad un BIVIO.
Andando a dx si va per Norcia, da cui salendo, e successivamente scendendo, si ha la vista più bella che potrete sognarvi di Castelluccio...
In realtà anche andando per Visso vi fareste un giro meraviglioso che vi riporterà alle spalle di Castelluccio, Ma tenetevelo per il giorno dopo. Sarà il mio secondo itinerario.
C’e’ da correre a Norcia e da lì a Castelluccio.
Inizia ora un ponte e poi una serie di gallerie. Arriverete ad un paesino di nome SERRAVALLE, andando dritti si va a Norcia.
Un’altra volta tornateci e girate a destra per Cascia, paese di S. RITA.
Mancano circa 15 km per Norcia.
Norcia, città di S.Benedetto e S. Scolastica, la sorella.
Città meravigliosa, dove regna il tartufo o lo scorzone, detto anche tartufo estivo. Meno pregiato ma ugualmente buono, e più economico.
Locali consigliati: IL GRANARO DEL MONTE è molto costoso. Dicono si mangi bene e si beve Meglio. Io preferisco Beccofino o “il Francese”, in particolar modo Beccofino, nella piazza principale, buon menù e prezzi giusti per ciò che mangi. MENU AL TARTUFO.
Da visitare la chiesa intitolata a San Benedetto.
C’e anche un affitta camere nel vecchio Monastero. Si dorme nelle celle dei monaci.
Caratteristici i Monaci che da pochissimi anni sono rientrati a Norcia, molti sono stranieri a causa della diminuzione di vocazioni. I MONACI BENEDETTINI, “ora et labora” , molto più profondi del nostro “ora e-laboro, …. La moto”. EH EH EH.
Valutate quanto volete fermarvi a Norcia. Se avete spazio nelle borse fermatevi da Moscatelli. E’ a metà del corso venendo dalla piazza, sulla sinistra. Tutti i negozi hanno cose buone ed esclusive, ma Moscatelli, forse il più caro… è come andare a Parigi e non salire sulla Torre Eiffel.
Non dimenticate di comprare la caciottina al Tartufo, meglio se un po’ stagionata e il salame al Tartufo, ECCEZIONALE, come i Cojoni di mulo.
E’ ora di lasciare il paese.
Uscite da Norcia e prendete per la parte opposta da cui siete venuti. Se avete lasciato la moto fuori alle mura costeggerete le mura lasciandole a dx.
Cercate le indicazioni per Ascoli Piceno. Dovrete fare 2 km circa. Mentre uscite dal paese mettete benzina, non ci sono altri distributori per strada se siete vicini alla riserva. Arriverete al cimitero, 100 metri dopo a sinistra trovate il bivio per Castelluccio.
Inizia un tratto misto veramente bello e veloce, ma occhio nei tornanti ai camion che non avendo spazio chiudono completamente le 2 corsie in alcune curve, creando situazioni SPIACEVOLI. Arriverete ad una rotonda, a dx si va per Ascoli Piceno, a sx per, FINALMENTE, Castelluccio.
Iniziate a salire velocemente, gasati dal traguardo prossimo.
Non trascurate la vallata alla vostra sinistra, Norcia in lontananza sparisce per perdervi in montagna. Se siete fortunati sopra di Voi troverete amanti di parapendio gettarsi proprio dai pendii lungo la strada, emozionantissimo.
Arriverete ad un tornante a sx si sale ancora per Castelluccio. A dx per Forca Canapine si va per la strada che porta agli impianti di scii. PICCOLA DIVAGAZIONE: NON PERDETEVI DI FERMARVI AL “RIFUGIO DELLE GUIDE”. Io ci organizzerei proprio una tappa del raduno. VALE LA PENA, anche solo dal punto di vista umano. Pensateci Organizzatori. Vale la pena un sopralluogo. Lì farete un triplo incontro fenomenale: il rifugio e’ gestito da un ex pilota di TORNADO, molto simpatico, che non ti fa leggere il menù e fa come gli pare; cucina ottima, ambiente delizioso e semplice, lui simpaticissimo, belle le foto dei tornado appese alle pareti. Occhio, vi farà scoppiare dal mangiare. Non si regola mai con le quantità. Potete chiedere Bis finchè ce la fate. E indovinate chi sta in cucina? Niente di meno che Maurizio Montalbini, che fa cose buonissime. Quello che faceva anche un anno sotto terra in tenda nelle profondità delle viscere con equipaggiamenti della Nasa e faceva pure esperimenti vari. Speleologo credo sia poco. Terzo incontro, dicevamo la cucina, semplice, quella della NONNA brava, per capirsi.
Come si saranno incontrati uno che vola con uno sotto terra, non si sa.
Se continuerete in questa direzione farete un bel giro. Ma noi dobbiamo tornare a quel famoso tornante di qualche riga fa. Salire sulla destra e arrivare in cima. Da li si vedrà Castelluccio. Ma non vi dico altro. E’ troppo bella la sorpresa. Trattenete il fiato.
Ciao Banditi, a presto. Giusydelia@virgilio.it
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